
Diventare genitori è un’esperienza meravigliosa, bella, speciale. Ma il cambiamento, come tutti i “cambi di passo” porta con sé anche aspetti meno simpatici. Su tutti lo stress. Imparare prima a riconoscerlo e poi a gestirlo, a farselo amico, è una strategia difficile da mettere in pratica per noi genitori, spesso vittime del poco sonno e sempre alla ricerca di far coincidere mille impegni nelle 24 ore della giornata. E forse, troppo presi anche a dimostrare di essere il “genitore perfetto”.
Chi invece può diventare un valido alleato è proprio lo stress. Come? A spiegarlo è la dottoressa Barbara De Angelis, psicologa, psicoterapeuta e, ovviamente, mamma. Con lei, l’associazione Gruppo Genitori Ginevra organizza un incontro rivolto proprio ai genitori, che avrà luogo nei locali della Missione Cattolica italiana il prossimo primo giugno alle ore 20.
“L’incontro si divide in due parti – spiega la dottoressa -: nella prima ci sarà la spiegazione dello stress, com’è, come individuarlo, come si manifesta. Nella seconda parte saranno ampliate le motivazioni che fanno sentire un genitore stressato, le varie fasi si attraversano nella scala di stress e infine, non mancheranno dei consigli, delle strategie da attuare per far fronte allo stress nella vita famigliare, compresi degli esercizi pratici. L’idea – continua la dottoressa – mi è venuta da un libro il cui titolo è proprio “Genitori senza stress: come fare a non mandare tutto all’aria”. Ci sono tre fasi nella risposta allo stress: l’allarme, la resistenza e l’esaurimento. Noi genitori siamo perennemente nella fase di resistenza, perché siamo abituati a resistere: resisto a non avere il tempo di fare la doccia, resisto nel portare avanti una conversazione mentre seguo mio figlio. Mentre l’ultima fase, l’esaurimento, arriva quando non si ha più la forza di resistere”. L’idea di perfezionismo, di cercare di dare sempre il meglio e magari sentirci inadeguati quando invece non riusciamo, è un altro aspetto dei genitori di oggi. “Abbiamo dento l’immagine della famiglia del Mulino Bianco, – spiega la De Angelis – e se anche non è nel nostro ideale, fa comunque parte di noi. Inoltre, oggi, abbiamo mille input: parliamo con qualcuno e, contemporaneamente, rispondiamo ad un messaggio sul cellulare. E lo facciamo perché vogliamo riuscire a fare tutto, sempre, in ogni momento della giornata. Questa è la fase della resistenza. E l’errore che facciamo e non ascoltarci, tanto siamo presi dal riuscire a completare tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati”.
Ritornare all’ascolto di noi stessi quindi, per vivere l’esperienza di famiglia in maniera più semplice, cercando anche di essere meno severi con noi stessi. L’incontro, di un’ora e mezza circa, prevede un costo di 10 franchi a persona, 5 per gli associati al Gruppo Genitori Ginevra.
GGG ringrazia Paola Proietti per l’intervista